Autore: admin
[Dal vecchio blog]
Da quando Procreate ha introdotto la possibilità di creare tele in “quadricromia” ci siamo trovati di fronte a molte stranezze. Chi non ha pratica di gestione del colore si ritrova spaesato a causa della poca trasparenza sul funzionamento di questa nuova opzione, spero di dare un piccolo contributo con questo post.
Quando creiamo una nuova tela scegliendo un profilo CMYK, siamo convintissimi di lavorare su un documento a quattro canali CMYK come è possibile fare su Photoshop.
Non è così.
Siamo sempre su una tela RGB, quello che vediamo sul display viene filtrato per togliere i colori “fuori gamma cmyk” ma la vera conversione in quadricromia avviene solo quando esportiamo il file per impaginarlo o consegnarlo a chi di dovere.
Se esportiamo con un formato che appiattisce i livelli come il TIFF, potrebbe andare tutto bene.
Se per qualche motivo ci occorre esportare un file PSD a livelli, i colori vengono spesso stravolti.
Succede perché nei due metodi RGB e CMYK i colori si fondono tra loro in modo diverso.
L’effetto deleterio della conversione si nota molto nelle trasparenze di colore ma nel mio caso anche il gambo del fiore, colorato in modo abbastanza solido, prende quel brutto alone grigio.
Lo stesso avviene in Photoshop (in modo meno evidente), anche lì è importantissimo unire i livelli prima di fare qualsiasi conversione.
Di fatto Procreate non ci permette di avere un file CMYK a livelli, a meno di non tollerare questo tipo di risultati.
Già che ci sono faccio un breve accenno ad altri problemi minori:
– Ovviamente, non essendoci un canale del nero non è possibile separare “tipograficamente” lineart o testo nel nero.
– La filtratura di cui sopra non ha nulla a che vedere con la prova colore di Photoshop basata sui solidi algoritmi della vera gestione colore. Qui è tutto piuttosto grossolano.
Non ho il tempo di testare “scientificamente” tutti i profili ma ad occhio i Fogra39 sono accettabili mentre i profili per carte uso mano tipo Fogra47 sono evidentemente starati e quello che sembra ok sul display verrebbe molto più chiaro in stampa.
“Generic CMYK” non è il profilo per tutte le stagioni, è solo un vecchio profilo obsoleto.
– Copiare-incollare immagini, spostare livelli tra tele con profili CMYK è sconsigliabile per chi sia debole di stomaco.
– Le immagini nella Galleria non sono filtrate, nemmeno se le ingrandite nella modalità “Preview”.
Quindi se usate questa modalità per mostrare il portfolio potreste ritrovarvi dei coloracci ipersaturi che nella tavola vera e propria non si vedono.
– Idem il video time-lapse, una volta esportato, non è filtrato.
[edit: problemi risolti nelle versioni più recenti]
In conclusione, a fronte dell’unico vantaggio di escludere i colori fuori gamma, i problemi correlati al “CMYK” di Procreate mi sembrano davvero tanti per poterlo usare a cuor leggero.
L’inverno blu
Posted in Illustrazione
“Afternoon on a hill” di Edna st. Vincent Millay
Posted in Case editrici, and Libri
[Dal vecchio blog] Leggendo varie biografie sull’autrice, mi sembra di capire che questo poema sia stato scritto da Edna St. Vincent Millay prima dei vent’anni, ispirato dal suo girovagare sui monti attorno a Camden, Maine. Certamente è uscito per la prima volta nel 1917, nella raccolta “Renascence and other poems”.
Ho avuto l’onore di illustrare questa edizione destinata ai bambini per The Creative Company.
Lavorare su un testo così essenziale è sempre una bella sfida e anche il mio girovagare tra idee e ipotesi interpretative ha richiesto tanta energia e voglia di camminare.
Mi ci è voluto molto tempo prima di arrivare agli studi definitivi (qui mostro i primi tre) e alla grande soddisfazione delle tavole finali.
Online stores:
USA Barnes&Noble
Italia Amazon
Sei pennelli per Photoshop molto “soft” e adatti al mio modo di lavorare per velature sovrapposte.
Chi avesse voglia di sperimentarli può scaricarli qua: www.domeniconi.it/6brushes.zip
Da sempre prediligo l’uso diretto del colore e non pratico quasi mai la colorazione della mezzatinta. Questa tavola però era piuttosto complessa ed ero già in ritardo sulla consegna del libro. Solo per questa immagine ho quindi deciso di usare questo metodo che in alcuni casi può essere più veloce. A parte il cielo e l’insegna, ho realizzato un monocromatico che ho colorato successivamente con i metodi di fusione su livelli.
(dal libro “Rice makes you happy”, Grimm Press)
Due bellissime mattinate alla Biblioteca Civica con i bambini delle scuole materne di Cividale del Friuli.
Ho letto “La pelle del Coccodrillo” di José Carlos Román e mi sono divertito a disegnare dal vivo qualche personaggio. Molto apprezzate anche le “Conte Incantate” di Sabrina Giarratana e le torte gentilmente offerte dalla biblioteca!
[Dal vecchio blog]
Illustre direttore della casa editrice “non a pagamento” Il Seme Bianco,
partner di Castelvecchi Editore.
La ringrazio per gli apprezzamenti.
Devo purtroppo comunicarle che non ho nessuna intenzione di cederle “a titolo gratuito” nessuna delle mie opere per le copertine dei vostri libri.
Con questo rinuncio anche ad accedere al “bacino di giovani talenti” che voi intendete sostenere con un’ampia divulgazione delle opere, anche perché, prescindendo dall’eventuale talento, quello che è certo è che non sono più giovane.
Rinuncerò anche al “nome dell’artista” in quarta di copertina, posso assicurarle che in 15 anni di pubblicazioni editoriali non è mai mancato, eppure sono sempre stato pagato. Evidentemente le due cose non si escludono.
So benissimo che la “visibilità” vera o presunta viene sempre più spesso citata come valore di scambio, a danno soprattutto dei giovani autori. Contrastare per quanto possibile questa deriva è parte integrante della mia etica professionale.
Lei afferma di essere un editore, non una ONLUS o ente caritatevole o associazione culturale.
Non credo che sia un momento facile per gli editori italiani ma se esistono ancora libri di qualità non è certo per merito di chi pretende di stare sul mercato senza corrispondere il giusto compenso ai creatori di contenuti.
Io, come parte di una filiera che vorrebbe mantenersi sana, non posso che stigmatizzare questo genere di comportamenti e sarà mia cura rendere pubblica questa mia posizione nei vostri confronti.
Cordialità,
Paolo Domeniconi
[EDIT] dai commenti, la replica dell’editore:
Pregiatissimo,
non credevo di scatenare la sua ira.
Naturalmente non le avrei chiesto di realizzare delle immagini, in maniera esclusiva (si tratterebbe in quel caso di una richiesta d’opera, ma di riportare lavori suoi già esistenti e utilizzati altrimenti.
Da questo credo nasca l’equivoco. Almeno spero.
Le chiedo scusa se l’ho definita giovane, ma forse per l’entusiasmo verso la sua arte la redazione ha dimenticato di controllare la sua età.
Riguardo l’editoria le assicuro che agiamo molto più che da onlus, proprio per rendere meno granitico il mercato a pagamento delle pubblicazioni. Ma questi sono altri problemi.
Infine, dovesse rendere pubblica la sua posizione ci lasci la possibilità di replicare.
Sempre la mia stima
Michele Caccamo
Tell me a story
Posted in Photoshop
Nino e Nina tutto l’anno
Posted in Libri
[Dal vecchio blog]
Nino e Nina attraversano tutto l’anno nelle poesie di Bruno Tognolini.
Formato 24×34, 32 pagine, pubblicato da Fatatrac.
[Dal vecchio blog]
Download: MATITA SU LIVELLO.atn
PS English version: LAYERED SKETCH.atn
Una “azione” per mettere con un solo click un disegno a matita su livello, eliminando il bianco.
Doppio clic sul file, oppure si carica dalla palette “Azioni”.
Da qualsiasi file si otterrà il disegno in bianco e nero su livello, più un livello di sfondo bianco, in RGB.
E’ un’alternativa all’uso della matita in “moltiplica”, più versatile se si vuole colorare il tratto. Le tonalità di grigio saranno ovviamente più o meno trasparenti. Se si vuole un tratto più coprente basta duplicare il livello e successivamente unirlo al precedente.
17 e 18 marzo, seminario all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Grazie agli studenti per la pazienza e attenzione che mi hanno riservato e al grande Maurizio Quarello per il supporto!
Il Maestro
Posted in Eventi
Ieri pomeriggio fuggivo dalla solita innominabile sagra locale, tra fumi e motori rombanti.
Pochi chilometri e sono nuovamente in Europa, a Vignola Passa la parola ha portato i libri per ragazzi per le strade. Gruppi di persone che si portano i libri appresso tra un evento e l’altro, forse inseguendo l’autore per una dedica. Si respira una bella aria e il cielo grigio a sprazzi azzurri sembra proprio quello disegnato da Roberto Innocenti nell’Ultima spiaggia.
Ed eccolo qua, il Maestro, che parla del suo contributo a “Con la voce dei tuoi occhi”, un viaggio tra esperienze, testimonianze e studi sul ruolo delle esperienze artistiche visive e musicali per aiutare le bambine affette da Sindrome di Rett.
Edito da Federighi Editori, a cura di Claudio de Felice e Andrea Giuntini.
Per volontà degli autori, il ricavato dei diritti di copyright di questo libro viene devoluto a favore di progetti di ricerca e assistenza, principalmente nelle sindromi dello spettro autistico.
[Dal vecchio blog]
Lavorando in digitale, mi capita spesso tra una zumata e l’altra di perdere il senso delle dimensioni, ovvero la misura esatta a monitor della pagina stampata.
Molti avranno notato che il menu Visualizza/Dimensioni stampa non mostra la vera dimensione del foglio impostata all’inizio del lavoro.
Questo succede perché Photoshop “non sa” qual’è la risoluzione del monitor ma usa di default la 72 pixel/pollice dei vecchi monitor.
Potrei andare per tentativi, modificando il numero fino a quando le dimensioni corrispondono ma forse è più veloce procedere così:
– Creo un documento nuovo impostando (ad esempio) una larghezza di 20centimetri.
– Vado al menu Visualizza/Dimensioni stampa e misuro col righello la larghezza del documento sul monitor: a me risulta 15,3 centimetri, molto più piccolo!
– Apro le Preferenze alla voce Unità di misura e righelli (vedi foto più in basso) e annoto la risoluzione monitor sbagliata (di solito 72 pixel/pollice)
– A questo punto mi basta formulare la proporzione:
20 : 15,3 = X : 72
in cui X rappresenta la misteriosa risoluzione in pixel/pollice del mio monitor.
20 x 72 diviso 15,3 dà 94 (arrotondato) e questa è la vera risoluzione da impostare. Verifico scegliendo di nuovo Dimensioni stampa dal menu e misurando.
D’ora in poi potrò finalmente vedere a monitor l’esatta dimensione del lavoro stampato.
Inoltre, dal menu Modifica/Scelte rapide da tastiera posso assegnare un tasto a Visualizza/Dimensioni stampa, il che rende l’operazione rapidissima.
il libro che si vede è “Conte Incantate” di Sabrina Giarratana, Fatatrac.